abitare
Cyril Tyrone Hübscher, Kaspar Ludwig, Marta Margnetti, Anita Semadeni
Di ritorno a uno dei temi cari alla galleria, la collettiva “ABITARE” vuole offrire uno sguardo sulle modalità fortemente individuali con cui ognuno modella la propria dimensione domestica. Il fascino voyeuristico suscitato dalla possibilità di entrare nella casa e nell’intimità di terzi, è stato ampiamente sfruttato da pubblicazioni di settore: mimando questo meccanismo la mostra, il cui titolo omaggia la storica rivista italiana di design e architettura, condensa negli spazi della galleria le modalità di quattro giovani artisti, quattro visioni che ci parlano di come ognuno abita un luogo.
I modellini in cartone di Cyril Tyrone Hübscher (Berna, 1993), Ballenberg-scenario (2021), costruiti con materiale estremamente povero e di riuso, rievocano case delle bambole realizzate in chiave post-punk, che ironizzano sulla natura kitsch delle ri- produzioni in miniatura della Svizzera. La serie apartamento (2021), è costituita in- vece da mini stanze i cui interni sono tappezzati da pagine prese dal famoso maga- zine americano “apartamento”. Abitano queste maquette oggetti in miniatura stampati in 3D, come la celebre sedia di Jean Prouvé.
L’aspetto ludico soggiace anche nei lavori di Kaspar Ludwig (Norimberga, 1989) che nella nuova serie Rivoluzionari in abiti di merda (2021), ricrea poeticamente dei micro-mondi popolati da micro-case lavorate all’interno di ciottoli di fiume in marmo. Di primo acchito appaiono luoghi piacevoli, ma si è presto disorientati dal fatto che esse sprofondino all’interno della pietra, come risucchiate da una forza gravitazio- nale. Viceversa, nell’installazione lignea Un’estate di merda (2021), emerge immediatamente la forza dell’azione dell’oggetto rappresentato: una mini ruspa, giocattolo per eccellenza dell’infanzia, ma anche potente mezzo di distruzione edilizia.
Il rapporto con il domestico è parte costituente della poetica di Marta Margnetti (Mendrisio, 1989), che ricrea nello spazio della galleria una sorta di trasloco in corso dove una borsa, una mensola, un bracciale e altri elementi quotidiani sono trasfigura- ti in sculture. Tra questi anche zampe di volatile nel lavoro ceramico Artigli (2021), hommage all’iconico tavolo Traccia disegnato da Meret Oppenheim.
Conclude questo breve excursus il lavoro di Anita Semadeni (Berna, 1986), nel cui minimalismo predominante delle opere a parete, si può cogliere l'apparente astrazione delle linee che si uniscono per formare angoli o spazi abitativi abbozzati, concorrendo nella creazione di spazi di risonanza in cui si è in grado di percepire l'ordinario - una mosca, una vasca da bagno, una pianta d’appartamento - con tutti i suoi intrecci.
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Cyril Tyrone Hübscher (Berna, 1993) si è laureato in architettura con un bachelor presso l’ETH di Zurigo e ha ottenuto il bachelor in belle arti presso la FHNW di Basilea.
Fra le mostre ricordiamo: Bambini, Mangiare!, Grandpalais, Berna, 2021; four walls, shared beds, Im Grafenhag, Winterthur, 2021; blue pill / red pill?, Fondazione Kondi, Varsavia, 2020 (personale); Cursed Images, C. Rockefeller, Dresda, 2019; Atlas of Heavens, Kunsthaus Ba- selland, Muttenz, 2018.
Kaspar Ludwig (Norimberga, 1989) ha ottenuto il bachelor presso l!Accademia di Belle Arti di Carrara e il master presso l!Hochschule für Gestaltung und Kunst di Basilea.
Nel 2020 è finalista degli Swiss Art Awards e nel 2019 ha vinto il premio Helvetia Art Prize.
Fra le mostre citiamo: The Sunrise Sings, Tarmak22, Gstaad, 2020; Far from comfortable, Helvetia Art Prize, Liste, Basilea, 2019 (personale); Dogs only fly in 3rd class, Nicolas Krupp, Basilea, 2019 (personale); Insonne, Sonnenstube, Lugano, 2019; Solidi Platoonici, la rada, Locarno, 2017.
Marta Margnetti (Mendrisio, 1989) ha ottenuto il bachelor in arti visive presso l'Haute école d'art et de design (HEAD) di Ginevra e il master in Contemporary Arts Practice alla Hochschule der Künste (HKB) di Berna. Da settembre 2021 a giugno 2022 sarà in residenza presso l’Istituto Svizzero di Roma con Giada Olivotto.
Fra le mostre citiamo: Knuckles down, Mayday, Basilea, 2021; A Beautiful Life, WallStreet, Friborgo, 2021; Art Môtiers, Môtiers, 2021; Marta Margnetti - e improvvisamente scossa da una forza, Premio Manor Ticino, Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano, 2020 (personale); Beehave, Kunsthaus Baselland, Muttenz, 2018; CARAVAN, Aargauer Kunthaus, Aarau, 2018; New Swiss Performance Now, Kunsthalle, Basilea, 2018; Prize Kiefer Hablitzel, Swiss Art Awards, Basilea, 2017.
Anita Semadeni (Berna, 1986) si è laureato in belle arti presso la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo (ZHdK).
Fra le esposizioni annoveriamo: four walls, shared beds, Im Grafenhag, Winterthur, 2021; Plattform20, Fri Art, Kunsthalle Fribourg, Friborgo, 2020; Unreal Estate, Hamlet, Zurigo, 2020; I built you a home, Milieu, Berna, 2018 (personale).